dhammapada reflections (transl) - italiano


Le strofe utilizzate in queste Riflessioni mensili sono tratte da "Dhammapada per la contemplazione", edizione italiana a cura del monastero Santacittarama. Per una interpretazione più letterale, vi invitiamo a consultare altre traduzioni.


LUNA PIENA - La chiara prospettiva - Domenica 19 Dicembre 2021

Deludenti come un fiore bello
ma senza profumo
sono le parole sagge
senza retta azione.

Dhammapada strofa 51

È facile pronunciare parole sagge, ma non è sempre facile agire con saggezza. Prima di poter agire saggiamente è necessario avere cuore e mente allineati a ciò che è vero, a ciò che è reale. Se siamo onesti, presumibilmente ammetteremo che per la maggior parte del tempo la verbosità che si svolge nella nostra testa è fatta di storie che continuiamo a raccontare a noi stessi: sono questo tipo di persona, sono quell’altro tipo di persona. Per agire in modo davvero saggio ed efficace, quella compulsiva narrazione va indebolita. Non necessariamente fermata perché tali fenomeni mentali possono avere un impeto che richiede tempo affinché terminino. Nel frattempo possiamo esercitare l’ascolto interiore consapevole. Possiamo disciplinare la nostra attenzione in modo da non limitarci a una sorta di ascolto, ma sforzarci di ascoltare realmente. Provate a sedervi su una sedia, non in meditazione formale, e semplicemente ascoltare; senza prendere posizione pro o contro qualsiasi cosa emerga. Quando prendiamo posizione a favore, allora quello verso cui siamo contro può imbaldanzirsi. Non prendere posizione né pro né contro non è rinunciare alle responsabilità, è un modo di espandere il nostro senso di consapevolezza così da avere una prospettiva più chiara sulle abitudini del pensare e del sentire condizionati.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Le abitudini ad aggrapparsi - Venerdì 19 Novembre 2021

Nutrire le abitudini
a desiderare e ad aggrapparsi
è come concimare erbe nocive.

Dhammapada strofa 335

Quando i bambini, per la prima volta, vengono portati a scuola, spesso si sentono turbati quando i genitori se ne vanno. Non capiscono che dopo qualche ora la mamma o il papà torneranno a prenderli. Prima o poi i bambini imparano che i genitori non sono scomparsi per sempre e così il turbamento svanisce. Da adulti, quando ci ritroviamo a fraintendere una situazione e a rimanere intrappolati nell’attaccamento, è saggio prenderne nota e rammentare come l’attaccamento causi sofferenza. Da un lato può sembrare giusto attaccarci a ciò che ci è caro. Per i genitori è la cosa più naturale sentirsi amorevoli verso i figli. Ma cosa accade quando l’affetto è associato con l’attaccamento? Il bambino è eccessivamente protetto e non riesce a imparare. O cosa accade quando veniamo elogiati da qualcuno di cui abbiamo rispetto e ci attacchiamo alle sensazioni piacevoli che sorgono? Al momento, può sembrare bello, ma quel che non riusciamo a vedere è che quando poi ci parlano sgarbatamente ed emergono sensazioni dolorose, non possiamo far altro che aggrapparci a tali sensazioni dolorose. Le due cose vanno insieme.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Criticare - Giovedì 21 Ottobre 2021

Chi va sempre in cerca
dei difetti degli altri
moltiplica i propri vizi
e si allontana dalla libertà.

Dhammapada strofa 253

Anche se al momento non ce ne accorgiamo, quando sventatamente indulgiamo nella ricerca dei difetti degli altri, creiamo ostacoli all’interno del nostro stesso campo di consapevolezza. Una parte di noi può sentirsi bene quando critica in modo compulsivo, ma non riusciamo a vedere che così facendo ci allontaniamo dal Dhamma. Ovviamente, c’è un tempo e un luogo per una critica sollevata a beneficio degli altri, qui parliamo però della critica fatta con malizia. Se siamo interessati a sviluppare la chiarezza e la comprensione, è necessario riflettere sulle conseguenze di critiche puntigliose e bloccarne l’impulso. Possiamo avere la tentazione di grattare una ferita in via di guarigione che prude, ma non scordiamoci che seguire quell’impulso peggiorerebbe le cose.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - L'affermazione di superiorità - Martedì 21 Settembre 2021

La vittoria porta all’odio
perché gli sconfitti soffrono.
Chi è in pace vive lieto
al di là di vittoria e sconfitta.

Dhammapada strofa 201

C’è un modo di volere la vittoria senza restare distrutti se non vinciamo? Possiamo sforzarci di raggiungere i nostri obiettivi senza perderci nello sforzo? Generalmente, tendiamo a pensare che per riuscire dobbiamo bandire tutti i pensieri di perdita e concentrarci esclusivamente sulla vittoria. Questo significa ignorare il potere della consapevolezza e della saggia riflessione. Se alleniamo abilmente le nostre capacità, diventa possibile essere consapevoli dell’impulso a voler vincere e anche essere consapevoli della consapevolezza stessa. Non c’è solo il voler vincere, c’è anche il conoscere che vogliamo vincere. Coltivare questo consapevole conoscere è un aspetto del prendere rifugio nel Buddha. Tale prospettiva ha il potere di proteggerci dal cadere nel gioco imbarazzante dell’affermazione di superiorità.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Empatia - Lunedì 23 Agosto 2021

Provando empatia per gli altri
si scopre che tutti gli esseri hanno paura
della punizione e della morte.
Allora, non si assale
né si provoca più nessuno.

Dhammapada strofa 129

Se abbiamo avuto la sfortuna di essere bersaglio della malevolenza di qualcuno, sappiamo quanto possa essere doloroso. E forse ci ritroviamo a chiederci: “Perché mai qualcuno dovrebbe voler essere così sgarbato?” In questa strofa del Dhammapada, il Buddha dice che se c’è empatia, non accade più di assalire gli altri. In altre parole, è quando le persone sono perse nell’ossessione di se stesse che proiettano all’esterno il loro malessere. Gli insegnamenti buddhisti ci incoraggiano a coltivare l’empatia in due diversi modi: karuna è sentire empatia per gli altri nel contesto della sofferenza; mudita è l’empatia nel contesto della gioia. Karuna, la compassione, significa essere abbastanza sensibili e consapevoli da riuscire, quando vediamo qualcuno che soffre, a incontrarlo in quella situazione, senza giudizio, senza chiudere il cuore. Mudita, o la gioia empatica, significa essere consapevoli e abbastanza misurati da riuscire, quando siamo con qualcuno a cui le cose vanno bene, a condividerne semplicemente la gioia.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Modellare la vita - Sabato 24 Luglio 2021

Come il fabbro forgia una freccia
così il saggio trasforma la mente
di per sé irrequieta, instabile
e difficile da governare

Dhammapada strofa 33

Se desideriamo ampliare la mente, prima o poi dobbiamo riconoscere che siamo responsabili delle idee che abbiamo sulla vita, le idee che sosteniamo e come le sosteniamo. Sono le nostre concezioni, e se siamo o meno attaccati a esse, che determinano le nostre azioni. Dentro di noi c’è il potenziale per cambiare le nostre idee e la nostra relazione con esse. Forse, in una fase iniziale della vita, abbiamo assimilato l’idea di meritare tutta la sicurezza e la comodità di una società benestante, inconsapevoli dei tanti sacrifici che altri hanno fatto perché noi potessimo godere di tali condizioni. Poi, se cambiano le circostanze e non abbiamo più tutte le libertà a cui ci siamo abituati, questa prospettiva ignorata ci fa sentire deprivati e indignati. Senza un’accurata, abile investigazione riguardo alle idee che nutriamo, la nostra vita è essenzialmente modellata dalle influenze esterne. Nei suoi insegnamenti, il Buddha sottolineò la possibilità di allenare l’attenzione in modo da non essere semplicemente vittime delle influenze esterne. Voleva che prendessimo veramente il controllo della nostra vita lasciando andare l’attaccamento alle opinioni. Se non siamo attaccati alle opinioni siamo nella posizione di poter valutare se servano o no ad accrescere il benessere.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - La Via della saggezza - Giovedì 24 Giugno 2021

Contemplare la vita porta alla saggezza,
senza contemplazione la saggezza svanisce.
Discerni come la saggezza
si coltiva e si distrugge
e cammina sulla via della crescita.

Dhammapada strofa 282

È comprensibile supporre che il modo per accrescere il benessere e l’appagamento sia realizzare i nostri obbiettivi nella vita. E in parte il Buddha non sarebbe in disaccordo; ma dipende dalla natura dei nostri obbiettivi. Mirare alla forma fisica e alla buona salute è una meta relativamente adeguata, a meno che non significhi considerare l’inevitabilità della vecchiaia come qualcosa di sbagliato. Il Buddha voleva che riconoscessimo la relativa importanza di questioni come il mantenimento della salute fisica. Allo stesso tempo, voleva che sviluppassimo la facoltà della saggia riflessione – o contemplazione - fino ad arrivare a capire che questo corpo non è realmente chi e cosa siamo. Certo, il corpo fa parte della nostra identità ed è nostra responsabilità averne cura. Siamo anche responsabili della stato di consapevolezza con cui viviamo. L’obbiettivo più adeguato nella vita è la realizzazione della qualità della saggezza che vede, al di là del modo in cui le cose semplicemente appaiono, quello che realmente è.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Un grande essere - Mercoledì 26 Maggio 2021 - Vesak

Grande è l’essere
che non si ferma su questa sponda
né sull’altra
né su sponda alcuna.
Un essere così non è legato da nulla.

Dhammapada strofa 385

A tutti piace sentirsi al riparo e sicuri. Prima del Risveglio, il futuro Buddha cercava la sicurezza mettendo insieme le condizioni del mondo esterno affinché si adattassero a suo vantaggio. Fu solo all’età di ventinove anni che si rese effettivamente conto che, per quanto le circostanze esterne potessero essere comode o vantaggiose, nessuna di esse poteva proteggerlo dal disagio e dalla sofferenza della vecchiaia, della malattia e della morte. Da quel momento si riferì a quei tre ‘segni’ chiamandoli messaggeri celesti, perché generarono in lui l’interesse a cercare la sicurezza nella coltivazione della consapevolezza, anziché limitarsi a manipolare le condizioni esterne. Scoprì che, finché tentiamo di trovare una sensazione di riparo e di sicurezza, legandoci saldamente a posizioni fisse o ai beni, rimarremo sempre delusi. La fine della delusione coincide con la fine della ricerca di sicurezza in ciò che è sempre mutevole e perciò intrinsecamente insoddisfacente.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Onestà - Lunedì 26 Aprile 2021

Chi trasforma
vecchie e inconsapevoli abitudini
in gesti freschi e salutari
fa luce nel mondo
come la luna libera dalle nuvole.

Dhammapada strofa 173

Certe volte ci concentriamo dentro di noi portando l’attenzione alle cause profonde dell’insoddisfazione. Altre volte portiamo l’attenzione all’esterno, alla sofferenza del mondo in cui viviamo. Smarrirsi sia interiormente che esteriormente porta a un più grande squilibrio. Ciò a cui miriamo è imparare ad assumerci piena responsabilità delle nostre abitudini disattente. Può essere difficile sia il lavoro interiore che quello esterno. È difficile essere onesti e ammettere che è a causa del nostro cuore chiuso se la nostra capacità di cura e di discernimento è compromessa. Vivere con il cuore aperto non significa essere deboli o indulgenti, significa semplicemente permettere alla nostra originaria sensibilità di trasparire. Certamente dovremo affrontare il rischio di sentirci feriti, peraltro abbiamo imparato a chiudere il cuore prima di tutto perché non sapevamo come sentire con accuratezza quello che proviamo. Fortunatamente, a questo stadio della vita dovremmo aver acquisito sufficiente capacità di consapevolezza, moderazione e saggia riflessione per essere più in grado di accogliere le ferite e le delusioni, per accogliere la speranza e il piacere, senza perdere troppo l’equilibrio. Un nostro contributo al triste e addolorato mondo può essere la nostra onestà.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - L'invito - Domenica 28 Marzo 2021

La perfezione del Buddha è assoluta;
non resta niente da aggiungere.
Non ha misura la sua saggezza
non conosce limiti.
Come potrebbe venir distratto
dalla verità?

Dhammapada strofa 179

Che grande fortuna avere accesso agli insegnamenti offerti dal Buddha e dai discepoli Risvegliati. Che grande benedizione riscontrare che abbiamo fede in questi insegnamenti; una fede che ci incoraggia a interrogare, a indagare, e non semplicemente a credere. Quando ci limitiamo a credere, rinunciamo alla responsabilità delle conseguenze della nostra inconsapevolezza; e certamente è l’inconsapevolezza che è proprio al centro di ogni sofferenza – la nostra e quella del mondo. Quindi stiamo attenti di non perderci nel sentirci a posto solo perché crediamo nel Buddha. Invece di chiederci: “Sono un buon buddhista?”, forse dovremmo domandarci: “La mia pratica buddhista mi aiuta ad ascoltare i dubbi e le preoccupazioni più profondi del mio cuore?” E: “Imparo a fidarmi correttamente di me stesso quando affronto questi veri quesiti?”.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - La purificazione - Venerdì 26 Febbraio 2021, Magha Puja

Smetti di fare il male
coltiva il bene
purifica il cuore.
È questa la Via
del Risvegliato.

Dhammapada strofa 183

Quando smettiamo di fare il male, sviluppiamo un genere di forza che arriva insieme al rispetto di sé. Senza la capacità di abbandonare la tendenza a nuocere, tutti i libri spirituali che leggiamo, i discorsi che ascoltiamo, e anche le ore passate a meditare, vengono compromessi. È come cucinare del sano cibo biologico in una cucina sudicia. Al contrario, quando siamo capaci di saggia moderazione, i buoni sforzi che facciamo sono accresciuti. Allora moderando la tendenza a nuocere e sviluppando la bontà, siamo pronti a purificare la consapevolezza dalla molesta abitudine di collocare il giusto contro l’errato, il bene contro il male, sé contro l’altro. La consapevolezza dei Risvegliati è libera da tutte le abitudini compulsive di prendere posizione ed è perciò libera da ogni sofferenza.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Vivere con saggezza - Giovedì 28 Gennaio 2021

Abbandonarsi al Dhamma
porta serenità.
Il saggio vive nella perenne gioia
della verità dal Risvegliato svelata.

Dhammapada strofa 79

Almeno in teoria, siamo tutti consapevoli che l’egocentrismo è uno stato da evitare. Tuttavia, abbiamo mai indagato come e perché sia così pericoloso? Quello che chiamiamo ‘sé’ non è qualcosa con cui nasciamo. In effetti ci vogliono all’incirca sette anni perché un essere umano sviluppi un senso stabile di individualità. E questo senso del ‘sé’ non è qualcosa di sicuro. Forse si potrebbe descriverlo come un processo dinamico di modelli dell’attività mentale ed emotiva. Cercare sicurezza focalizzandosi su qualcosa che è intrinsecamente insicura non è affatto ragionevole. Molti che hanno praticato la meditazione conoscono l’esperienza della quiete e della serenità che si presentano anche quando gran parte di quell’attività che consideriamo come ‘io’ si è acquietata. Scoprono di non scomparire solo perché è sospeso il livello grossolano del pensiero e dell’emozione. C’è ancora il senso del ‘conoscere’. Sicuramente focalizzarsi su questo ‘conoscere’ sarebbe un modo più saggio di vivere.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - La nonviolenza - Martedì 29 Dicembre 2020

Quelli che ancora causano sofferenza
agli esseri viventi
non li si può chiamare realizzati.
Chi è spiritualmente realizzato
si comporta in modo da non ferire
nessuno.

Dhammapada strofa 270

Una volta che la fiducia nella possibilità del risveglio è ben salda nel nostro cuore, siamo pronti ad allentare la presa sull’idea di una meta e a partecipare più attentamente alla realtà in cui siamo; è il momento in cui sentire la terra sotto i nostri piedi e smettere di accarezzare l’idea di come potrebbe essere la vita una volta ottenuta la liberazione. Se ci attacchiamo con troppa forza a idee sul futuro, compromettiamo la nostra sensibilità al qui-e-ora. Nonostante le nostre salutari aspirazioni di liberarci da tutto quello che è nocivo ed egoista, potremmo fare del male agli altri esseri vicino a noi. L’idea di coltivare la nonviolenza può sembrare meno motivante dell’impegno alla liberazione, ma potrebbe essere la pratica che ci porta più vicini alla verità.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Esperto nel Dhamma - Lunedì 30 Novembre 2020

Chi ha una conoscenza limitata
ma comprensione e condotta
in armonioso accordo con la Via,
questi conosce il Dhamma.

Dhammapada strofa 259

Praticare il Dhamma non è solo un esercizio mentale; coinvolge l’intero corpo-mente. Avere accumulato una grande quantità di informazioni sul Dhamma non significa necessariamente essere esperti di Dhamma. La storia tradizionale, associata all’occasione in cui il Buddha offrì questo insegnamento, riguarda un monaco pienamente risvegliato che aveva memorizzato solo una strofa di Dhamma. Tuttavia, poiché questo monaco aveva totalmente compreso quelle poche righe, il Buddha lo elogiò, sottolineando nello stesso tempo che solo perché qualcuno ha moltissimo da dire sul Dhamma, questo non significa che sia ben preparato.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Valorizzare - Sabato 31 Ottobre 2020

Chi è stolto e confuso
si smarrisce nella distrazione.
Il saggio fa tesoro della consapevolezza
che ha coltivato
come il più prezioso dei possessi.

Dhammapada strofa 26

È facile dare per scontato il nostro livello quotidiano di chiarezza. Anche senza dedicare regolarmente del tempo alla disciplina formale dell’attenzione, la sola pratica di osservare i precetti può produrre una qualità di chiarezza di cui molti mancano. Così come possiamo dare per scontata la salute finché non ci ammaliamo, allo stesso modo possiamo abituarci a vivere con un grado di consapevolezza ben sviluppato. Il Buddha ci consiglia di valorizzare, e anche di far tesoro dei risultati dei nostri buoni sforzi.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Non facile - Venerdì 2 Ottobre 2020

Non è facile la vita di chi
conosce la vergogna,
è umile, puro di cuore
e distaccato, ha integrità
morale ed è riflessivo.

Dhammapada strofa 245

Se leggendo questi versi del Buddha ci sentiamo rincuorati, è forse perché abbiamo momentaneamente lasciato andare l’idea di dover essere sempre rilassati e felici. In termini di Dhamma ci sentiamo davvero rilassati e felici solo quando abbiamo portato a termine il nostro lavoro e ci siamo liberati da tutte le abitudini dell’attaccamento. Quando osserviamo il mondo e vediamo come certe volte si comportano gli esseri umani, è appropriato sentirsi tristi. La nostra naturale sensibilità è probabile che risponda all’evidente mancanza di integrità, di umiltà e di discernimento con un senso di delusione: sicuramente possiamo fare di meglio. Sentirsi tristi senza perdersi nella tristezza è come riscaldarsi al calore del fuoco senza esserne bruciati. Se non sentiamo tristezza, non riusciremo a sentire compassione.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Un cuore in connessione - Mercoledì 2 Settembre 2020

Per vite innumerevoli ho vagato
cercando invano
il costruttore della casa
della mia sofferenza.
Ma ora ti ho trovato, costruttore
di nulla da oggi in poi. 
Le tue assi sono state rimosse
e spezzata la trave di colmo.
Il desiderio è tutto spento;
il mio cuore, unito all'increato.

Dhammapada strofa 153-4

Chi è il costruttore della casa che il Buddha considera responsabile della sua sofferenza? È l’inconsapevolezza, la fonte di ogni nostra abitudine alla distrazione: tutte le storie che continuiamo a raccontare a noi stessi e le fantasie che abbiamo imparato a non mettere in discussione. È degno di nota che il Buddha non dica che colui che ha causato la sua sofferenza è stato ucciso; afferma solo: “Sei stato visto!”. Vedere è sufficiente per mettere fine alle cause della sofferenza. Dovremmo essere saggi, seguire il suo esempio e allenarci a semplicemente ‘vedere’ il processo, con cui Egli intende comprendere, di come sia l’attaccamento a causare sofferenza. Dobbiamo allenare la nostra attenzione e ricordare che tutte le esperienze sorgono e cessano entro un campo di consapevolezza priva di un sé. La consapevolezza senza un sé, il puro conoscere, è il nostro Rifugio nel Buddha.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Le conseguenze - Martedì 4 Agosto 2020

Anche chi fa del male
può gioire
finché le sue azioni
non hanno dato frutti.
Ma maturati gli effetti
delle azioni
non potrà evitarne
le dolorose conseguenze.

Dhammapada strofa 119

Ci piace credere che si possa fare qualcosa di sbagliato passandola liscia finché nessun altro lo viene a sapere. Dobbiamo vivere con noi stessi ogni giorno e ogni notte per il resto della nostra vita. Dobbiamo essere disposti a ricordarci di ogni azione intenzionale che in qualsiasi momento abbiamo compiuto. Quando ce ne rendiamo conto, allora, si spera, arriviamo a capire che il modo saggio di affrontare la vita è cercare di fare solo le cose che desideriamo ricordare. Se abbiamo già accumulato ricordi che generano rammarico, consideriamo il rammarico e il rimorso come parte della guarigione. Tale sofferenza è un messaggio e ci visita per osservarla, per riceverla, in modo da insegnarci a essere più cauti in futuro.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Contemplare il mondo - Domenica 5 Luglio 2020

Vieni, contempla questo mondo.
Guardalo: è un carro addobbato a festa.
Vedi come gli stolti sono rapiti
dalle proprie idee
mentre il saggio non nutre attaccamento.

Dhammapada strofa 171

Il Buddha ci incoraggia a osservare il mondo in cui viviamo e a non lasciarcene ingannare; vedendo al di là del modo in cui semplicemente appare. Quando consideriamo le molte sfide che dobbiamo affrontare, è saggio prestare attenzione non solo al livello superficiale dell’apparenza, ma anche a come noi osserviamo le cose. Certamente la fotografia di una spiaggia assolata, con la sabbia bianca e le palme, è affascinante, ma probabilmente non dovremmo dimenticare neppure le zanzare e le meduse. Finché la nostra consapevolezza non è allenata, le nostre percezioni saranno piuttosto parziali. Tendiamo a vedere quel che vogliamo vedere e non quello che realmente è. E ricordiamo, c’è una differenza tra tenere con cura e l’attaccamento. Il saggio non ha smesso di vedere la bellezza del mondo, ma non avvinghiandovisi più, ha smesso di rovinarne la bellezza.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

LUNA PIENA - Non uscire - Venerdì 5 Giugno 2020

Nessuno è da considerarsi
degno di rispetto
a causa della sua nascita o della sua cultura
o di qualsiasi altra qualità esteriore.
È la purezza
la comprensione della verità
che decide di qualcuno il merito.

Dhammapada strofa 393

Attribuiamo facilmente moltissimo valore alle apparenze esterne. Ma, poiché l’esperienza soggettiva della nostra esistenza è interiore - non viviamo nel mondo esterno, viviamo ‘dentro’- l’accento va sicuramente messo all’interno. In particolare in questo periodo, in cui siamo stati soggetti a restrizioni, sappiamo quanto difficile possa sembrare non poter uscire all'esterno. E se vedessimo queste sensazioni di frustrazione come un’espressione di quello che il Buddha definiva ‘uscite compulsive’? Finché il nostro cuore è inconsapevole dei benefici dello ‘stare a casa’, la nostra attenzione fluirà distrattamente all’esterno, seguendo le immagini, i suoni, gli odori, il gusto e via dicendo, rincorrendo la polvere del mondo. Quando seguiamo ciecamente gli oggetti dei sensi, ci ritroviamo con la polvere negli occhi. I saggi, invece, hanno imparato a stare a casa, a dimorare come consapevolezza, a vedere il mondo con la limpidezza della comprensione e la sensibilità della compassione.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)


LUNA PIENA - Cercare l'appagamento - 6 Maggio 2020 - Vesakha Puja

Far male agli esseri viventi
che come noi cercano appagamento
significa far male a noi stessi.

Dhammapada strofa 131

È abbastanza ovvio cosa significhi vivere in modo inoffensivo se prendiamo come riferimento la relazione con gli altri esseri viventi, ma cosa significa se rivolgiamo l’attenzione dentro di noi? Cosa significa vivere in modo inoffensivo quando ci riferiamo a tutti quegli ‘esseri viventi’ che occupano i nostri mondi interiori; come ci relazioniamo a essi? Se ci sentiamo bloccati da un malumore, o più dolorosamente del tutto sopraffatti da intense emozioni negative, riusciamo a incontrare questi ‘esseri’, a riceverli veramente così come sono, e in questo modo a liberarli? O li giudichiamo e li combattiamo aggravando la sofferenza? Tutti gli esseri desiderano ardentemente essere liberi, compresi quegli esseri sgradevoli, indesiderati che abbiamo tenuto imprigionati dentro di noi tanto a lungo.

Con auguri di ogni bene,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)


Luna piena - Visioni distorte - 7 aprile 2020


Opinioni distorte
che additano come giusto ciò che è sbagliato
e sbagliato ciò che è giusto
portano gli esseri alla disgregazione.

Dhammapada strofa 318


Il modo in cui vediamo le cose definisce il modo in cui ci relazioniamo alle cose stesse. Se per esempio, per noi è gradevole stare sdraiati al sole, potremmo allora passare ore all’aperto immergendoci nel calore. Ma quando veniamo a conoscenza dell’elevato rischio di cancro alla pelle dovuto all’eccessiva esposizione alla varietà dannosa di raggi UV, siamo più disposti a trattenerci, anche se il pensiero di sdraiarci al sole resta attraente. A livello più sottile, se percepiamo l’aggrapparci a pensieri di risentimento come a qualcosa di nutriente, allora siamo inclini ad attaccarci a tali pensieri. Se studiamo gli insegnamenti del Buddha al punto da poter vedere come essere catturati dal risentimento porta alla confusione e alla depressione, allora siamo disposti a lasciar andare tale negatività. Nel lasciar andare forse troveremo un nuovo livello di appagamento.

Con auguri di ogni bene,

Ajahn Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)